Mal di schiena: patologie, cause e rimedi
Definito anche “rachialgia”, il mal di schiena è una delle più comuni patologie: ad oggi, affligge oltre 15 milioni di persone in Italia ed è la prima causa di assenteismo dal posto di lavoro.
Molto spesso neanche la metà delle persone che soffrono di mal di schiena si rivolge ad un medico, in particolare perché non hanno tempo per dedicarvisi: molti rimandano costantemente il massaggio e solo quando diventa cronico iniziano a pensare di rivolgersi al medico o ad un massoterapista.
Patologia tanto diffusa quindi, ma della quale molte persone sanno davvero poco.
Pochi sapranno che il comune “mal di schiena”, in realtà ha tanti nomi, a seconda della zona interessata.
Sciatalgia
Si parla di sciatalgia, la cosiddetta “sciatica”, quando il mal di schiena è localizzato nella zona lombo-sacrale.
La sciatalgia è considerata una patologia o condizione medica a sé stante, sintomo importante spesso riconducibile ad un’infiammazione del nervo sciatico, che parte dalla zona lombosacrale, passa dai glutei, scende lungo la fascia posteriore della coscia e arriva al piede attraversando il polpaccio.
Questa patologia porta ad avere problemi nella deambulazione, in particolare diventa difficile l’appoggio dell’arto su una zona piana.
Distinguiamo la sciatalgia a seconda che sia:
sciatalgia acuta, che si può avere in seguito ad un trauma, uno sforzo eccessivo, un colpo di freddo o una gravidanza avanzata, quando nel corso dei mesi l’utero si ingrossa e inizia a premere sui nervi del bacino;
sciatalgia cronica, può essere provocata da un’ernia al disco, da una deviazione della colonna vertebrale, da problemi metabolici, come il diabete, o anche da problemi circolatori.
Cervicalgia
Quando si parla di cervicalgia, si fa riferimento ad una problematica localizzata tra la prima e la settima vertebra cervicale, che è accompagnata dai nervi che presiedono il movimento dei muscoli superiori, che vanno dalla spalla fino alle braccia e alle mani.
Anche questa può manifestarsi in fase acuta o cronica: nella prima fase, si manifesta come un forte dolore improvviso, come il torcicollo, accompagnato da senso di nausea; nella fase cronica, risulta difficile il movimento di rotazione del capo verso l’alto e all’indietro. Quelli dovuti alla cervicalgia possono consistere in dolori che si manifestano ad intermittenza o anche dopo lunghi periodi di assenza. Problema comune per chi soffre di cervicalgia è la manifestazione di problemi nel tratto cervicale in coincidenza con un repentino cambio di tempo.
Lombalgia
La lombalgia è la patologia che interessa il tratto lombare.
Questo presenta vertebre molto robuste e costituisce il sostegno di tutta la colonna vertebrale, rivestendo una funzione essenziale nel garantire tutto l’equilibrio del corpo e favorendo il movimento della parte trocanterica, quindi del bacino.
La lombalgia si manifesta in: fase acuta, produce la sensazione di uno strappo violento e di intensità tale da rendere impossibile il recupero della posizione eretta, per intenderci si tratta del cosiddetto “colpo della strega” e può derivare anche dal semplice atto di chinarsi e raccogliere una carta da terra; fase cronica, dovuta ad un’eccessiva sedentarietà, con dolore persistente, che erroneamente si tende ad attenuare assumendo particolari posizioni scorrette e può derivare dal sollevamento di pesi in modo errato, da scarpe inadatte o dai comuni errori in palestra.
Dorsalgia
Altre volte si parla invece di dorsalgia, quindi di una patologia che interessa il tratto dorsale, ossia quella parte in cui si articolano le costole e si inseriscono alcuni fasci del diaframma.
In questi casi, si può verificare un importante problema di respirazione, in quanto la colonna dorsale consente i movimenti di estensione, rotazione e flessione della schiena.
Inoltre, se la patologia interessa la zona delle scapole, si avranno problemi di apertura, chiusura o estensione delle braccia in avanti, mentre se ad essere interessata è la parte sotto le scapole, vengono ostacolati i movimenti di flessione e rotazione del busto insieme alla respirazione profonda.
Cause mal di schiena
Le principali e più comuni cause del mal di schiena sono: cattiva postura, mancanza di esercizio fisico, aumento di peso, distorsione legamentosa, ernia del disco, osteoartrosi, stress, tensione e problemi emotivi.
Per la verità, le cause del mal di schiena sono molto eterogenee:
- Eccessiva sedentarietà. Nei soggetti che trascorrono molto tempo seduti, i muscoli che sorreggono la spina dorsale finiscono per diventare inattivi e con il tempo si indeboliscono; è per questo che è consigliato l’utilizzo di un cuscino dietro la zona lombosacrale quando si è seduti. In alternativa, come valida prevenzione, è sufficiente alzarsi dalla sedia e fare una camminata all’incirca ogni 50-60 minuti di inattività;
- Sollevamento dei pesi in modo errato. Il classico esempio di sollevamento errato è quello di piegarsi in avanti con le ginocchia bloccate e la schiena dritta per alzare un grosso peso, procurando così un grosso trauma per la colonna vertebrale. È piuttosto consigliato piegare le ginocchia, mantenere il carico vicino al corpo e sollevarlo usando la forza delle gambe e degli addominali;
- Scarpe inadatte. Soprattutto nel caso delle donne, indossare un paio di scarpe inadatte può fare più danni di quanto si pensi e contribuire ad incrementare notevolmente lo sviluppo di problematiche a base posturale. Ad esempio, nel caso di scarpe con tacco alto, tutto il peso del corpo è spostato in avanti e la colonna vertebrale ne subisce le conseguenze, mentre nel caso di scarpe con la punta, queste imprigionano il piede, impedendogli di svolgere correttamente la sua funzione;
- Errori in palestra. Spesso, chi va in palestra e alza determinati pesi, lo fa senza la guida di un istruttore o di un personal trainer. In questo modo, compiono errori banali, ma con ricadute sulla schiena che possono essere più o meno gravi.
Troppo spesso, chi riscontra l’insorgere di una delle patologie indicate, non si cura o lo fa solo con l’assunzione di medicine o limitandosi ad una terapia.
In realtà, è fondamentale ricorrere ad un massaggio decontratturante, ossia un mix di tecniche e manovre, che portano ad alleviare il mal di schiena, intervenendo sulle zone critiche in modo da sciogliere le contratture e stimolare la circolazione sanguigna, attraverso la manipolazione dei tessuti che si trovano più in profondità, quali il tessuto connettivo e il tessuto muscolare.
Il massaggio decontratturante è particolarmente indicato per coloro che hanno problemi di rigidità, dovuta alla perdita di elasticità dei muscoli, o per chi abbia problemi di dolori muscolari, in conseguenza di contusioni, stanchezza generale, contratture anche involontarie, blocco articolare, pesantezza localizzata nello stomaco, che causa una digestione più lenta, e ansia, come stato di malessere generale causato dall’angoscia.
Esercizi per il mal di schiena
Oltre al ricorrere ad un massoterapista competente, se vi state chiedendo come curare il mal di schiena e soprattutto come far passare il mal di schiena, sappiate che ci sono alcuni esercizi che potete eseguire comodamente anche da casa vostra.
Espirare e appiattire il tratto lombare contro il tappetino, portando in contrazione il tratto addominale. Ispirare durante il rilascio.
Afferrare in modo alternato le ginocchia con le mani e portarle al petto espirando. Ispirare mentre cambiate gamba.
Supini con le gambe piegate, portare le mani dietro la nuca e sollevare la testa, avvicinando il mento allo sterno e mantenendo la posizione per almeno 8 secondi. Ritornare nella posizione iniziale.
Afferrare le ginocchia con le mani portandole al petto ed espirare. Ispirare durante il rilascio.
In posizione supina, piegare le gambe e spingere il bacino vero l’alto, espirando.
In quadrupedia, portare il bacino sui talloni espirando e restare in questa posizione per circa 15 secondi. Ritornare in quadrupedia inspirando.
In quadrupedia, curvare la colonna espirando, quindi inarcare la colonna inspirando. Eseguire il movimento lentamente.
In posizione supina, con le gambe piegate e le braccia in fuori, portare le gambe verso destra e la testa verso sinistra. Effettuare 5 respirazioni complete ed eseguire l’esercizio dall’altro lato.
Foto di Paolo De Novi
Modella: Gianna Iannuzziello