
Segni da coppettazione: perché non devono fare paura?
Prima di effettuare corsi di formazione dedicati al Cupping Massage, gli allievi sono spaventati dai famosi segni da coppettazione, ossia quegli antiestetici segni rotondi che questa antichissima e straordinaria tecnica terapeutica può lasciare sulla pelle anche per qualche giorno.
Sicuramente, questa confusione dipende da due fattori:
- da un lato, abbiamo il fatto che la coppettazione in Italia non è ancora così diffusa e conosciuta se non tra sportivi e alcuni addetti ai lavori, come osteopati, agopuntori, massoterapisti olistici, ecc., mentre nel resto del mondo si è più aperti alle tecniche alternative e complementari;
- dall’altro, bisogna tener presente che, soprattutto in Italia, le persone guardano spesso con un certo sospetto e scetticismo ciò che è nuovo, che non conoscono e che li potrebbe portare fuori dai confini della propria zona di comfort.
Segni da coppettazione: cosa sono i segni che appaiono sulla pelle?
Erroneamente definiti lividi da cupping, al contrario dovrebbe essere adottato il termine segni da coppettazione. Al di fuori dell’Italia, i cinesi li chiamano Yinzi, che significa segni, mentre i greci a nord-ovest della Tessaglia utilizzano il termine dachylidia ovvero anelli.
I lividi o ecchimosi, infatti, sono un tipo di ematoma, che in genere deriva da un trauma contusivo e che può generare una ferita in profondità nel tessuto e causare sanguinamento.
Questi possono essere più o meno dolorosi e, in genere, sono accompagnati da gonfiore e possono comportare danni all’area circostante.
Al contrario di un normale massaggio, che preme ed esercita una forza di compressione o frizione sulle zone del corpo, la coppettazione utilizza la forza di aspirazione, detta vacuum, che tende a sollevare i tessuti sottostanti.
Ovviamente, tale operazione non può produrre lo stesso effetto di una pressione o di un urto.
Coloro che conoscono e praticano la coppettazione sanno che il segno è un’indicazione significativa e incoraggiante del fatto che un qualche patogeno è sia stato portato in superficie dall’azione drenante della coppetta.
Si tratta di un visibile segno di successo, da non ritenere in alcun modo innaturale o in contrasto con qualsiasi fase del processo di guarigione.
Al tempo stesso, è importante sapere che questo non significa che il cupping senza produzione di segni non abbia avuto successo.
Pensare ai segni della coppetta come a dei lividi può anche evocare l’idea che essi siano il risultato di una procedura dolorosa.
Al contrario, eseguito correttamente e con la scelta appropriata del metodo e di un corretto livello di aspirazione adatti all’energia ed alle condizioni del paziente, il cupping è sempre un’esperienza confortevole e piacevole.
Ma allora perché compaiono quei misteriosi segni circolari?
Per capire bene la natura e l’origine dei segni da coppettazione, si dovrebbero aprire tantissimi capitoli riguardanti la MTC, ossia la Medicina Tradizionale Cinese, sul significato dei meridiani energetici, di stagnazione del Qi e tanto altro.
Infatti, bisogna capire il meccanismo che si cela dietro questa tecnica per comprenderne la vera efficacia.
Attraverso l’azione di aspirazione esercitata dalle coppette sulla pelle e sui tessuti, la circolazione sanguigna stagnante, il fluido linfatico vecchio e le tossine accumulate nei tessuti sottostanti vengono smossi e portati in superficie.
Liberazione di scorie e tossine
A causa dell’aria che respiriamo, di discutibili abitudini alimentari, di una sempre più diffusa sedentarietà, di alti livelli di stress, la vita di oggi ci sottopone a un accumulo di scorie, tossine, residui dannosi, radicali liberi, e calcificazioni, che sono sempre più difficili da metabolizzare ed eliminare dal nostro corpo.
Inoltre, questi sono causa di moltissimi dolori e problemi di salute, anche gravi e importanti.
Ecco perché la coppettazione ha risultati positivi e spesso definitivi su così tante patologie fisiche, producendo effetti sorprendenti su altrettante problematiche estetiche.
Grazie alla contemporanea stimolazione del sistema linfatico, la liberazione e la successiva rimozione del flusso sanguigno stagnante consentono alla circolazione sana di muoversi nell’area trattata e di nutrire e rafforzare così i tendini, le articolazioni, i vasi sanguigni, i muscoli sottostanti e tutti i tessuti circostanti.
Ciò avviene stimolando al tempo stesso i dotti linfatici e tutto il sistema che presiede alla rimozione delle tossine dal corpo.
Dunque, i segni da coppettazione non sono altro che una fotografia di quello che si è smosso durante il trattamento e che “viene a galla” a livello della cute, permettendo all’operatore una lettura della situazione sottostante.
Il loro colore può cambiare a seconda delle condizioni di salute, della circolazione sanguigna e dell’intensità dell’infiammazione presente nel tessuto trattato.
Infatti, questo può andare da un rosa pallido ad un viola scuro quasi tendente al nero e fornisce importanti informazioni sulla gravità del problema da affrontare e sul protocollo terapeutico da adottare per risolverlo.
Tendenzialmente, più scuro è il segno, più profondo è il bisogno di intervento e di guarigione. Di conseguenza, più numerosi e più frequenti dovranno essere le sedute, almeno nella fase iniziale, per andare poi via via a diminuire e a dilatarsi nel tempo, man mano che la terapia darà segni di miglioramento.
I segni come elementi diagnostici
Abbiamo fatto un elenco dei colori dei segni da coppettazione, in cui si indicano una serie di modi in cui il segno può presentarsi già subito dopo la rimozione della coppetta dalla pelle.
Infatti, in seguito al trattamento possono presentarsi:
- segni da coppettazione di colore rosso vivo: indicano una recente lesione traumatica con sviluppo di calore;
- segni da coppettazione di colore nero, blu scuro o viola scuro: indicano stagnazione del sangue. Questa si verifica quando un trauma o una malattia ha risieduto nel corpo per un lungo periodo di tempo. Può trattarsi di un agente patogeno esogeno forte, come la combinazione di vento freddo, che può manifestarsi anche rapidamente con un segno scuro;
- segni da coppettazione di colore rosa chiaro o blu pallido: indicano freddo lieve;
- segni da coppettazione di colore chiaro o bianco, che svaniscono rapidamente: indicano una mancanza di energia e della funzione (qi);
- segni da coppettazione di colore screziato con elementi cremisi (o rossi) e bianchi o chiari: rappresentano una condizione in cui la carenza di energia del corpo (bianco) ostacola la circolazione del sangue (arrossamento);
- segni da coppettazione dalla punteggiatura rossa: indicano la presenza di calore tossico dovuto a stasi da calore represso, che i cinesi chiamano Sha. Spesso, questi piccoli punti rossi brillanti possono anche essere il risultato della coppettazione strisciata, che, grazie al suo costante movimento, tende a lavorare su livelli più superficiali rispetto alle coppette stazionarie, che attingono alla maggiore profondità possibile. Anche quando le coppe di silicone vengono fatte scivolare lentamente, per rettificare la fascia con la tecnica della coppettazione moderna, il naturale meccanismo di esteriorizzazione può causare l’emersione in superficie di certi fattori del tessuto sottostante. In genere, lo Sha evidenziato dalla coppetta si risolve in un breve periodo di tempo;
- una protrusione, ossia un’elevazione al di sopra del livello normale della superficie, di colore nero teso o un nodo violaceo del tessuto: indicano sangue coagulato fermo in postazione fissa, che, a certi livelli, può essere simile ad un nodo varicoso. In genere, questo causa dolore acuto, fitte e immobilità. Non ci sono altre tecniche capaci di estrarre ciò dal corpo come la coppettazione: nella pratica vietnamita, sia la causa che la manifestazione si chiamano “vento tossico”. A volte, un nodo duro ed elevato, bianco o pallido al centro rispetto al tessuto circostante, indica freddo.
L’effetto di aspirazione della coppettazione può produrre:
- un gonfiore morbido e corposo che rientra nei parametri della coppettazione e che diminuisce rapidamente: rappresenta un edema generalizzato;
- in assenza di un segno, talvolta, all’interno di una coppetta, può essere vista la presenza di goccioline di liquido chiaro: in più occasioni, si osserva anche un residuo giallo opaco appiccicoso. Le goccioline di acqua indicano la fuga di umidità dallo strato protettivo della pelle, mentre i residui più spessi indicano lo scarico di flemma causato dal calore che prosciuga i fluidi;
- in rare occasioni, all’interno del perimetro di una coppetta stazionaria, può esservi una bollicina o più bollicine contenenti liquido: ciò indica che la zona ha un edema superficiale. In questo caso, si deve mantenere la zona libera da infezioni e le bolle devono essere accuratamente pulite con antisettico, ricoperte con un tampone sterile e lasciate a riassorbire.
Per una corretta lettura dei segni della coppettazione occorre ovviamente aver partecipato a un corso di formazione tenuto da professionisti esperti e aver fatto tanta tanta pratica sul campo.
Ecco perché suggerisco sempre di rivolgersi ad operatori di comprovata esperienza e professionalità a coloro che vogliano intraprendere questa professione e implementare le proprie terapie con trattamenti complementari di grandissima efficacia e a coloro che vogliano provare un trattamento finalmente risolutivo.